Le attività motorie e sportive come esempio di resilienza per un mondo di pace

Autori

  • Angela Magnanini

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/1357

Abstract

Il saggio esamina attraverso la prospettiva di studio della Pedagogia speciale il rapporto tra educazione e guerra, costruendo il proprio itinerario di ri­cerca attorno alla resilienza. La resilienza, considerata in chiave pedagogica e, quindi, elemento intrinseco della stessa educazione consente alla persone, in causo di traumi, shock, eventi negativi, di ricostruirsi e riposizionarsi, sia rispetto a quegli eventi drammatici, sia rispetto al proprio presente, sia rispetto al proprio futuro. Questa operazione sarà possibile soltanto se la scuola saprà offrire a tutti una edu­cazione alla resilienza. Il saggio, nello specifico, si soffermerà sulla possibilità di costruire un piano educativo-esistenziale resiliente, a partire dalle attività sportive, attraverso l’analisi dell’operato del medico Ludwig Guttmann (1899-1980), che proprio durante la seconda guerra mondiale ha saputo offrire un progetto educativo resiliente fondato sullo sport, rafforzando l’idea che solo attraverso l’educazione è possibile contrastare le guerre e le loro atrocità. 

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Pubblicato

23-01-2017

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