Razzismo e xenofobia nei social network. La pedagogia interculturale tra tecnologie e nuove emergenze

Autori

  • Federico Zannoni

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/1429

Parole chiave:

razzismo, xenofobia, pedagogia interculturale, social network, hate speech

Abstract

Antonio Roversi pubblicò L’odio in rete nel 2006. In un momento storico in cui Internet era ancora presentato come un formidabile diffusore di cosmopolitismo, universalismo ed egualitarismo, l’autore portò alla luce il suo lato oscuro fatto di siti razzisti e antisemiti, incitazioni all’odio e ostilità verso il diverso. La successiva comparsa dei social network ha amplificato questi fenomeni, portando gli hate speech a proiettarsi dal mondo virtuale a quello delle relazioni e dei contesti quotidiani. Si tratta di temi che inevitabilmente aggrediscono le vite dei bambini e degli adolescenti, fruitori pedissequi e spesso senza sufficienti difese degli ambienti virtuali, e che per questo si configurano come una importante emergenza educativa, cui le scienze dell’educazione sono chiamate a rispondere contrapponendo una prospettiva fondata su pluralismo, dialogo, ascolto e tolleranza attiva.

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Pubblicato

29-06-2017