Prender parola. Il dialogo come strumento educativo e l’insegnante come facilitatore per costruire una classe-comunità inclusiva. Riflessioni a partire dalle pedagogie della parola e del dialogo e dalla Philosophy for Children

Autori

  • Valerio Ferrero

DOI:

https://doi.org/10.15160/2038-1034/2352

Parole chiave:

dialogo, pedagogia, Philosophy for Children, democrazia, equità

Abstract

La riflessione pedagogica che si articola in questo saggio prende le mosse dall’idea che l’apprendimento debba essere una costruzione attiva da parte dei soggetti in formazione. Nello specifico, occorre che alunne e alunni acquisiscano sia saperi disciplinari sia competenze trasversali che permettano loro di esercitare una cittadinanza attiva e consapevole. Il dialogo appare lo strumento educativo per agire in questa prospettiva, poiché è una piattaforma inclusiva che permette la partecipazione democratica di tutte e tutti al processo di apprendimento e una relazione interattiva con la conoscenza. I contributi delle pedagogie della parola e del dialogo e il curricolo della Philosophy for Children elaborato da Matthew Lipman aprono alla riflessione su come innestare il dialogo nella pratica quotidiana, attraverso una trasformazione del consueto setting formativo e un cambiamento del ruolo dell’insegnante, che diviene facilitatore o facilitatrice del percorso euristico.

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Pubblicato

13-12-2021

Fascicolo

Sezione

ARTICOLI