Dai classici all'epistemologia: si può insegnare l'educazione?
DOI:
https://doi.org/10.15160/2038-1034/1156Parole chiave:
educazione, storia dell’educazione, virtù, insegnamentoAbstract
Questo intervento analizza quattro diversi modi di intendere l’educazione: l’educazione come virtù morale; l’educazione come retto comportamento; l’educazione come processo di crescita e miglioramento e, infine l’educazione come concetto di un sapere specifico. E lo riferendosi a quegli autori ed a quelle opere che hanno trattato questi temi, dalla filosofia ai galatei fino ai saggi di riflessione epistemologica. La risposta alla domanda del titolo è negativa per i primi tre significati del termine educazione: tutt’al più, per quanto attiene alle virtù ed alle buone maniere si può conformare a valori socialmente condivisi. L’unica “educazione” insegnabile è la sua dimensione concettuale, non diversamente da quanto accade con gli oggetti di tutti i saperi scientifici. Che, di fatto, ciò accada, tuttavia, è un altro discorso, che va ad investire l’organizzazione della scuola, la formazione degli insegnanti e la politica scolastica.