Fa tre anni che insegno a Barcellona. Interferenze e interlingua tra italiano, castigliano e catalano
DOI:
https://doi.org/10.15160/2038-1034/2107Parole chiave:
didattica, lingua italiana, interferenze linguistiche, ludolinguisticaAbstract
Il processo di apprendimento di lingue affini, quali l’italiano, il castigliano e il catalano, inserito in un ambiente plurilingue come quello della Scuola Italiana di Barcellona, comporta alcune difficoltà generate proprio dalle similitudini reciproche. La tendenza ad usare in modo erroneo gli elementi comuni tra i suddetti idiomi crea una sorta di interlingua condivisa che permette di individuare alcune interferenze ricorrenti sia a livello lessicale che sintattico. Il presente contributo, alla luce dell’analisi del contesto bilingue caratteristico della capitale catalana, mira a presentare i fenomeni di contaminazione più diffusi tra le tre lingue di provenienza romanza, riflettendo sul repertorio degli allievi in una prospettiva pluringue e multiculturale secondo cui la stessa didattica della lingua italiana si sviluppa a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli alunni hanno già maturato o stanno maturando nell’idioma nativo.