La ricerca comparativa oggi: dai sistemi educativi formali alla galassia del non-formale e dell’informale
DOI:
https://doi.org/10.15160/2038-1034/1016Abstract
Nella galassia della storia dell’educazione, parte sempre più importante della storia della pedagogia, l’educazione comparata è un settore trainante, specialmente nel mondo anglosassone: la ricerca comparata si è spesso intrecciata con la storia delle culture, degli Stati nazionali, dei sistemi scolastici ed educativi, dell’immaginario. L’educazione comparata ha scelto come terreno di esplorazione i sistemi scolastici nazionali, ma educazione e istruzione oggi sono un oggetto complesso, declinato sia come apprendimenti formali, sia come non formali, provenienti da agenzie educative parallele rispetto alla scuola, o anche informali, per esempio dall’universo dei mezzi di comunicazione di massa. Così opportuno focalizzare l’attenzione anche e soprattutto sugli aspetti dell’educazione non-formale. Avendo già avuto modo in altre occasioni di delineare la natura dell’educazione comparata questo intervento presenta tre casi di educazione non-formale, in cui ricerca storico-educativa e ricerca comparata hanno dato o possono dare frutti: il lupettismo (metodologia educativa dello scautismo per bambini e bambine dagli 8 agli 11 anni) in Italia e in Spagna, il confronto tra due associazioni scout laiche (una italiana e una spagnola) e la implementazione di istituzioni educative per l’infanzia in difficoltà in Italia e in Ecuador. In questi casi, non si tratta tanto di approfondire la ricerca, di fatto, ancora agli albori, quanto di definire il reale oggetto di comparazione.