Incudini in osso dalla città di Sassari (XVI-XVIII secolo)
DOI:
https://doi.org/10.15160/1824-2707/1331Abstract
Riassunto - Il contributo presenta una serie di oggetti in osso rinvenuti nel corso degli interventi archeologici effettuati nel centro storico di Sassari (Sardegna, Italia), in contesti databili fra il XVI e il XVIII secolo. I manufatti sono stati modellati dalle diafisi di alcune ossa lunghe (metapode, tibia, radio) di bovini ed equini, e recano lungo l'asse longitudinale della stessa serie parallele di minuscole dentellature triangolari. Il confronto con studi di tipo archeologico ed etnografico di area franco-iberica ne ha consentito l'identificazione con incudini in osso utilizzate per affilare le lame dentate dei falcetti agricoli. La presenza di tali reperti è piuttosto frequente nei contesti archeologici di Francia, Penisola Iberica, Ucraina e Nord Africa ma, fino ad oggi, non era nota in Sardegna. I primi dati inducono ad ipotizzare un’importazione culturale di tale tecnica dall’area iberica.
Summary - Bone anvils from the city of Sassari (XVIth-XVIIIth centuries AD)
This paper presents a series of bone objects brought to light during archaeological excavations in the city of Sassari (Sardinia, Italy), dated to the XVIth-XVIIIth centuries AD. The artifacts were fashioned from the diaphysis of long bones (metapodial, tibiae, radii) of cattle and horses, and they present on their surface parallel rows of tiny triangular-shaped indentations across the longitudinal axis of the diaphysis. By confronting the data with those of other archaeological and ethnographic research from the Franco-Iberian area, it was therefore possible the identification as bone anvils used to sharpen serrated blades of agricultural sickles. The presence of these findings is not uncommon in the archaeological contexts of France, Iberian Peninsula, Ukraine and North Africa but, until now, was unknown in Sardinia. The first data lead to hypothesize an import of this practise from the Iberian Peninsula.