La fauna della media età del Bronzo di Grotta Mora Cavorso (Jenne, Lazio)

Authors

  • Letizia Silvestri Durham University, Department of Archaeology
  • Mario Federico Rolfo Università di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società
  • Leonardo Salari

DOI:

https://doi.org/10.15160/1824-2707/1314

Abstract

Riassunto - Grotta Mora Cavorso è oggetto di indagini archeologiche da parte dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata dal 2006. La grotta ha restituito reperti archeologici e faunistici che coprono, con qualche discontinuità, un intervallo di tempo di oltre 40.000 anni.

Nella presente nota sono descritti i resti faunistici rinvenuti nei livelli della media età del Bronzo. Gli animali domestici sono predominanti, ma la fauna selvatica riveste una discreta rilevanza ed è ben diversificata. L’anomala presenza di resti di maiali e di pecore e/o capre di età perinatale, insieme a altri indicatori quali il rinvenimento di due fosse rituali, la deposizione di un vaso integro in posizione capovolta all’interno di una delle fosse, la presenza di oggetti particolari nelle due fosse e nelle immediate vicinanze, nonché la ricorrenza, seppur esigua, di ossa umane, suggerisce una frequentazione a vocazione cultuale-funeraria della cavità. La frequentazione dovrebbe comunque essere stata di tipo stagionale, legata alle pratiche di transumanza che hanno interessato l’alta valle dell’Aniene nella media età del Bronzo.

 

Summary - Middle Bronze Age fauna from Mora Cavorso Cave (Jenne, Latium)

Mora Cavorso Cave has been object of archaeological investigations by Tor Vergata University of Rome since 2006. Many archaeological and faunal finds have been recorded, referable to a period of time lasting over 40,000 years.

This paper will describe the faunal remains dated to the middle Bronze age layers. The domestic animals are predominant; the wild fauna is well-diversified and rather relevant.

An anomalous presence of perinatal remains of pigs and sheep and/or goat has been recorded; this feature has been associated with two ritual pits, one of them containing an overturned intact vase and with other particular objects in their vicinity, and some human bones: such evidence suggests a ritual-funerary use of the cave. This occupation is most likely to be considered seasonal and related to transhumance practices, which have affected the upper Aniene valley during the middle Bronze Age.

Published

2016-12-31

Issue

Section

Proceedings