Dilemmi educativi, attorialità non professionista e divismo infantile nel cinema italiano postbellico: il caso di Domani è troppo tardi (1950) di Léonide Moguy
DOI:
https://doi.org/10.15160/aolf.v17i.2597Abstract
Prodotto dalla Rizzoli Film in collaborazione con Giuseppe Amato e diretto dal regista franco-russo Léonide Moguy, Domani è troppo tardi (1950) costituisce un interessante esempio di contaminazione fra l’“immaginazione melodrammatica” e la poetica del neorealismo italiano. Al momento della sua distribuzione, il film fu anche recepito come primo coraggioso tentativo di affrontare la necessità dell’educazione sessuale per bambini e adolescenti. Il presente saggio analizza il dibattito critico condotto su quotidiani e riviste, con una particolare attenzione per le reazioni manifestate dalla stampa cattolica. Inoltre, il contributo esamina le vite e le carriere dei giovani attori del film (Anna Maria Pierangeli, Gino Leurini e Carlo Delle Piane) indagando i loro rispettivi ruoli.