L’insegnante specializzato tra la seduzione tecnologica e la cura delle relazioni
DOI:
https://doi.org/10.15160/2038-1034/2673Parole chiave:
mediazione inclusiva, docente specializzato e curricolare, tecnologie, cura educativaAbstract
Riassunto – L’articolo affronta alcune note critiche sui rischi di una visione settorialistica delle tecnologie all’interno del contesto scuola, che va legittimato come luogo di cura degli alunni con “bisogni educativi speciali” nella necessaria rivisitazione della dialettica tra istituito e istituente. Si tratta di analizzare con spirito critico gli aspetti dilemmatici dell’’apparente antinomia tra il fascino del linguaggio tecnologico e l’esigenza di mantenere uno sguardo educativo e didattico capace di andare oltre il rischio degli specialismi, ricercando necessari equilibri e mediazioni sinergiche ed inclusive. Se è necessario il ricorso alla scelta maggiormente specialistica e tecnologico-informatica nel sostegno degli alunni con disabilità, la rinnovata formazione dei docenti deve saldarsi alle radici epistemologiche della cura educativa del soggetto in difficoltà. Le tecnologie assistive rappresentano una risorsa fondamentale per supportare l’inclusione della vasta gamma di diversità presenti nell’attuale tessuto scolastico e sociale.
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