GIS e analisi spaziale intra-sito: i resti ossei faunistici della Grotta di Lamalunga (Altamura, BA)

Autori

  • Ivana Fiore Museo delle Civiltà. Collaboratore Servizio Bioarcheologia, Piazza G: Marconi 14, 00144, Roma
  • Eugenio Cerilli Società Cooperativa ARX, Via Forlì 29 - 00161 Roma
  • Antonio Tagliacozzo Museo delle Civiltà. Collaboratore Servizio Bioarcheologia, Piazza G: Marconi 14, 00144, Roma

DOI:

https://doi.org/10.15160/1824-2707/1565

Abstract

 

La Grotta di Lamalunga ad Altamura è nota soprattutto per la presenza di uno scheletro di Neanderthal eccezionalmente conservato riferibile ad un'età compresa tra 172±15 Ka e 130± 1,9 ka (Lari et al. 2015).

Negli anni 2009-2013 l'allora Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia (MiBACT) ha finanziato un progetto di studio paleontologico e archeozoologico dei resti ossei faunistici della grotta, che la Sezione di Paleontologia del Quaternario e Archeozoologia del Museo “L. Pigorini” portava avanti fin dal 1993 (Tagliacozzo1995, Giacobini et al. 2010).

 

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Pubblicato

03-02-2018

Fascicolo

Sezione

Proceedings