Carpaccio’s parrots and the early trade in exotic birds between the West Pacific islands and Europe
DOI:
https://doi.org/10.15160/1824-2707/1332Abstract
Summary - Among the Early Renaissance painters, Vittore Carpaccio (Venice or Capodistria, c. 1465 – 1525/1526) offers some of the finest impressions of the Most Serene Republic at the height of its power and wealth, also illustrating the rich merchandise traded with even the most remote parts of the then known world. For the same reason he portrayed in his paintings many exotic species of mammals and birds which were regarded as very rare and precious, perhaps such as the cardinal lory, Chalcopsitta cardinalis Gray, 1849, and/or the black lory, Chalcopsitta atra atra (Scopoli, 1786), native to the most distant Indo-Pacific archipelagos. Indeed, in Europe foreign animals were often kept in the menageries of the aristocracy, representing an authentic status symbol that underscored the affluence and social position of their owners. This paper provides the opportunity for a reflection on the origins of the trade of exotic birds - or parts of them – between the West Pacific islands and Europe.
Riassunto - I pappagalli del Carpaccio e l’antico commercio di uccelli esotici fra il Pacifico occidentale e l’Europa
Fra i pittori del primo Rinascimento, Vittore Carpaccio (Venezia o Capodistria, c. 1465 – 1525/1526) ha offerto alcune delle più belle immagini della Repubblica della Serenissima all’apice del suo potere economico e temporale, dando anche conto delle ricche mercanzie che erano al tempo l’oggetto di fiorenti commerci perfino con le plaghe più remote del mondo conosciuto. Per la stessa ragione, il pittore veneziano ha evocato nelle sue opere molte specie esotiche di mammiferi ed uccelli che erano considerate molto rare e preziose; fra di esse due pappagalli identificati probabilmente come il lori cardinale, Chalcopsitta cardinalis Gray, 1849, o il lori nero, Chalcopsitta atra atra (Scopoli, 1786), originari dei più lontani arcipelaghi indo-pacifici. Effettivamente, in Europa, gli animali esotici erano spesso mantenuti nei serragli dell’aristocrazia, dove rappresentavano un autentico status symbol che faceva risaltare in modo particolare la ricchezza e la posizione sociale dei loro proprietari. Il presente lavoro offre l’opportunità di una riflessione sulle origini del commercio di specie ornitiche esotiche – o di parti di esse – fra le isole del pacifico occidentale e l’Europa.
Parole chiave: Isole del Pacifico occidentale, Chalcopsitta cardinalis, Chalcopsitta atra, cacatua, uccelli del paradiso